I Deproducers raccontano la scrittura della colonna sonora de La Vita Oscena
I Deproducers (Vittorio Cosma, Gianni Maroccolo, Riccardo Sinigallia, Max Casacci) raccontano la loro esperienza nella composizione/arrangiamento/produzione della colonna sonora del Film : ‘ LA VITA OSCENA’, regia Renato De Maria, in concorso alla 71a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, sezione ‘Orizzonti’ (prodotta ed edita da AlaBianca)
La conoscenza personale tra noi quattro Deproducers, Aldo Nove (autore del libro omonimo) e Renato De Maria (regista del film) poteva essere una trappola…
Da sempre appassionati delle stesse ‘strambe’ sonorità, seguiamo con interesse la ricerca tra suono, parola ed immagine. E questo poteva portare insidie di iperanalisi e critiche reciproche.
Invece la sonorizzazione del film si è rivelata con una naturale leggerezza nel rapporto tra gli autori della parte letteraria e visiva e questo collettivo di quattro produttori-musicisti articolato com’è.
Abbiamo raccolto vario materiale dagli archivi personali, temi che ognuno di noi quattro riteneva adatti al film.
Nella prima fase di lavoro, il regista ha operato una selezione delle atmosfere dei vari temi proposti, invitandoci tuttavia a non attribuire loro troppo peso e dedicarci invece alla composizione di nuovi temi.
La struttura ‘Music Production’ ed il fonico Fabrizio Romagnoli sono stati da noi designati come base operativa alla quale far convergere le proposte individuali per poi incontrarci episodicamente e rimescolare, riprodurre, comporre da zero il suono adatto al film, direttamente sulle immagini.
L’utilizzo di un sintetizzatore semplice ed immediato come il Juno nelle mani di Vittorio Cosma e di un sistema di rimescolamento come quello del software Maschine (che può stravolgere ogni suono) gestito da Riccardo Sinigallia, ci sono sembrati adatti per il suono di fondo.
E’ stato poi quasi un ‘gioco suggestivo’ il nostro intervento individuale sulle tracce iniziali con i nostri strumenti personali: le chitarre elettriche di Max, le suggestioni e le trasformazioni di Gianni con basso ed elettronica, le chitarre acustiche di Riccardo e il pianoforte e le tastiere di Vittorio. In tal modo siamo riusciti ad enfatizzare le frequenze già appoggiate, che secondo noi appartenevano al film ed alla scrittura di Aldo Nove.
A nostro piacimento, siamo riusciti ad infondere carattere e sviluppo drammaturgico a suoni e musiche, senza mai uscire da un linguaggio coerente, minimalista e leggermente dark.
L’apice è stato raggiunto nell’estrapolazione di una parte di una poesia di Aldo Nove, utilizzata in forma di ‘spoken’, intonato nella parte finale della colonna sonora del film.
Spiccano tra le altre altre 2 canzoni che abbiamo recuperato dai nostri archivi, tra cui l’ospite “i will never die” di Fisheye e una song di Max Casacci.
info: www.deproducers.it