In uscita il 23 settembre, “Illusion”, il nuovo album di EDDA prodotto da Gianni Maroccolo

Uscirà il 23 settembre, per Al-Kemi Records/Ala Bianca con distribuzione Warner/Fuga, Illusion il sesto album in studio di EDDA, che contiene 11 brani inediti prodotti da Gianni Maroccolo. E’ inoltre possibile pre-ordinare il disco (LP / CD) già da ora a questo link: https://found.ee/edda-illusion

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Illusion (ɪˈluːʒ(ə)n), è l’album con cui EDDA torna nel 2022. Un titolo che allude a “Maya”, termine sanscrito che significa appunto “illusione” e che rimanda allo strato superfluo e superficiale che ricopre la vera essenza delle cose. 

Illusion si distanzia dall’ultima uscita dell’artista, Fru Fru (2019). EDDA indossa abiti nuovi, cuciti con maestria dalla produzione artistica di Gianni Maroccolo (Litfiba, CCCP, CSI, PGR, Marlene Kuntz, Deproducers).

 

Questo disco nasce dall’incontro karmico con Gianni Maroccolo e la sua visione musicale — spiega EDDA. 

Un cantante come me, che inspiegabilmente ha un grande gusto estetico, vorrebbe sempre qualcuno che lo vestisse in modo che, quando si guarda allo specchio, possa vedere se stesso e non un altro. 

 

Illusion e la collaborazione tra EDDA e Gianni Maroccolo

La collaborazione con Maroccolo, già collaudata nel disco-regalo pubblicato in piena pandemia Noio; volevam suonar (2020), toglie il velo dell’effimero e mostra il nuovo EDDA lasciando spazio infinito a voci e chitarre, liberando l’espressione pura dell’artista dagli schemi precedenti.

Nascono così melodie distanti (Trema), malinconiche (Lia) e a volte vivaci, quasi irrispettose (Carlo Magno), unite a testi tanto salaci quanto struggenti, in uno spazio sonoro denso e apertissimo. Un album che lo stesso Stefano fatica a descrivere, e che va vissuto e seguito come stratificazione di suoni e canti impreziositi dal sapiente uso della voce. 

 

No, non è “illusione”! — racconta Gianni Maroccolo.

Questo disco è pura magia. Umana, spirituale, musicale, artistica. È vero in ogni singola nota e parola. Trasuda purezza, quella un po’ ingenua che riconosci solo nei grandi Artisti e negli esseri umani Illuminati.

Collaborare da anni con Stefano ha significato per me scoprire una persona meravigliosa, ma anche avere a che fare con un Artista talentuoso a livello compositivo. Ha una scrittura di altissimo spessore (sia a livello melodico/armonico che di liriche), una vocalità fuori dal comune, e un chitarrismo unico.  È visionario e profondo, ironico e amorevole, ma sempre e comunque mai assimilabile né omologabile a nessuno. 

Edda è Edda: prendere o lasciare! 

Lo adoro anche per questo. Seguirlo nei suoi viaggi non è stato facile ma ne è valsa la pena. 

Lui ha realizzato il disco che desiderava da tempo; io ho prodotto il disco che desideravo da una vita.

 

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EDDA. Foto di Ray Banhoff