El Gato DJ contro Salvini: a Bologna i manifestanti ballano al ritmo di “Mueve la Colita”!
L’8 novembre in Piazza Maggiore è andata in scena la manifestazione con cui Matteo Salvini ha voluto autoincoronare la Lega quale nuova forza leader del centrodestra italiano. Ma per la città di Bologna si è trattato in larga misura di un evento che non poteva certo passare inosservato, e non in un accezione positiva. Bologna la rossa, sebbene oggi forse piu’ politicamente confusa di un tempo, rimane la città degli studenti, dei movimenti, di una certa visione della società, della cosa pubblica e dell’inclusione sociale che mal si coniuga con gli slogan che domenica venivano scanditi dal palco. Era dunque inevitabile che scendessero in strada una serie di diverse contromanifestazioni, organizzate dalle piu’ diverse realtà che convivono in città.
Momenti di tensione si sono vissuti quando la polizia ha deciso di bloccare i manifestanti all’altezza di Porta Mascarella, trovandosi, per uno strano incastro dei diversi flussi di persone, a tratti sia ad accerchiare che ad essere accerchiata dai cortei. Un gruppo di manifestanti si trova così ad essere bloccato per due ore da due cordoni di forze dell’ordine in Viale Berti Pichat, senza poter procedere ne’ avanti, ne’ indietro.
Ma se poco lontano gli animi si accendono, si alzano i manganelli e si lanciano petardi, qui va in scena un altro copione del tutto inatteso: I manifestanti fanno sentire la loro protesta a suon di musica. Ma dalle casse che seguono il corteo non parte Guccini o Pietrangelki con ‘Contessa’, non partono neanche i Rage Agaist the Machine. Ad essere lanciato oltre i blocchi della polizia, in direzione di Piazza Maggiore è il rtimo latino di “Mueve la Colita”, il ballo di gruppo portato al successo da El Gato DJ. Quindi non un brano nato per spiegare la rivoluzione o per urlare la propria rabbia, ma una musica per ballare e divertirsi. Già Paolo Sorrentino aveva giocato con ironia e amarezza sul ritmo di questo brano, scegliendolo per la famosa scena del Party di compleanno di Gep Gambardella, nel suo film premio Oscar “La Grande Bellezza”.
Gli studenti/manifestanti bolognesi invece hanno giocato a loro volta con l’ironia di questa canzone, ma facendone questa volta uno strumento di sarcasmo e sberleffo politico.
A riprendere la scena è stato un giovane fotografo, Domenico Pendino, che sceso in strada per documentare i fatti della giornata bolognese si è trovato a catturare un momento che è diventato immediatamente un contenuto virale sul web con oltre 500.000 visualizzazioni in meno di tre giorni. Davide viene dalla Sicilia e fa parte di Oops, una piccola associazione nata da poco, sulla cui pagina Facebook è stato caricato il video. In poche ore pagina e sito dell’associazione si sono trovati ad essere sommersi di visualizzazioni, like e commenti, a testimonianza del fatto che con questo video è passato sottopelle un messaggio che forse durerà piu’ a lungo di tante parole spese prima, durante e dopo questa giornata.
Stupore anche in Ala Bianca, label ed editore di ‘Mueve la Colita’ che pubblica anche i famosi ‘Dischi del Sole’, con il loro repertorio di canti popolari, partigiani, socialisti, garibaldini, anarchici. Nel 2015 “sulle barricate” si suona invece ‘Mueve la Colita’, non è certo una nuova canzone di protesta…
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