My Italy, il nuovo film di Bruno Colella in uscita il 18 maggio – Louis Siciliano racconta la scrittura delle musiche originali

Compositore, polistrumentista e scrittore, Louis Siciliano è il musicista al quale Bruno Colella ha affidato la scrittura delle musiche del suo nuovo film “My Italy”, edite e prodotte da Ala Bianca.

Capace di muoversi al confine tra diversi linguaggi musicali, dall’elettronica alla world music, dagli ensamble jazz alle orchestre sinfoniche, Louis Siciliano ha raccolto negli anni importanti riconoscimenti per il suo lavoro nel cinema. Tra gli altri spiccano il Nastro d’Argento nel 2005, la candidatura al David di Donatello nel 2006, il “Cinecittà Award” come Compositore dell’anno alla 67ª Mostra del Cinema di Venezia 2010 e il Premio Manuel De Sica come migliore compositore del Cinema Italiano nel 2016.

“My Italy” è il primo film che vede la sua collaborazione con Bruno Colella, definito dallo stesso Louis Siciliano “un Maestro del Cinema Italiano” con il quale è scattata la sintonia sul modo di vedere le arti e in particolare le musiche al servizio del cinema.

 

Note del compositore

Bruno Colella è un Maestro del Cinema Italiano ma anche un uomo di Teatro. Regista, Attore, Drammaturgo; mi sono ritrovato a dialogare con uno spirito rinascimentale molto in sintonia con il mio modo di vivere e percepire le Arti e più nello specifico il fare Musica per il Cinema.

Alla luce di questa sensibilità di Bruno e di quello che la “drammaturgia” e le immagini di My Italy suggerivano, ho deciso di dare una forte connotazione di “Italianità” alla colonna sonora.

Come e in che modo? Utilizzando il linguaggio dell’OPERA. 

Esiste un qualcosa in musica più “italiano” di arie, cabalette, recitativi, duetti tra tenore e soprano o sinfonie concertanti?

In realtà oltre al Melodramma e a certi passaggi orchestrali di matrice rossiniana, in questa pellicola sono molto presenti, certe atmosfere che richiamano alla mente, compositori quali Lavagnino, il primo Roman Vlad o il sommo Nino Rota. 

Tutto ciò senza mai scimmiottare questi epigoni dell’Arte Musicale ma cercando di utilizzare la loro “Lectio Magistralis” come un moderno “Cantus Firmus”, sul quale costruire delle architetture sonore originali e funzionali alle immagini e al racconto. 

Chi mi conosce, sa bene che rifuggo il luogo comune, il già detto e la superficialità che questa “era della rabbia e della banalità” cerca di sdoganare a tutti i costi, non solo nella musica ma in tutte le espressioni culturali di questo tempo che stiamo vivendo.

Detto ciò, la Musica composta per MY ITALY, vuole recuperare un rapporto “vivo” con la Tradizione, pur mantenendo un forte spirito contemporaneo dato da questo melting pot transculturale di sonorità che mi piace sempre inserire all’interno dei film. Quasi come se la Musica fosse “il non visto” e il “non detto del film” ed esprimesse quella complementarità alla scena che Carmelo Bene e Franco Cuomo, fratelli maggiori e mentori nei miei anni di duro apprendistato giovanile, descrivevano come “l’indicibile”.

Non so se ci sia riuscito.

Ma una cosa è certa! 

Grazie all’Alchimia tra regia, artisti-protagonisti e alla grande energia e il talento di tutti gli attori e i tecnici coinvolti in questa elettrizzante avventura, ho potuto tirare fuori tutta la mia creatività e il mio entusiasmo.

 

Louis Siciliano