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Franco Eco racconta la scrittura delle musiche originali di "Gramigna", prodotte ed edite da Ala Bianca e disponibili in tutti gli store digitali

Franco Eco racconta la scrittura delle musiche originali di “Gramigna”, prodotte ed edite da Ala Bianca e disponibili in tutti gli store digitali

“Gramigna”, il nuovo film di Sebastiano Rizzo, racconta la storia di Luigi, figlio di un boss della malavita campana condannato all’ergastolo, e della sua lotta nel portare un cognome ingombrante in una quotidianità dove appare impossibile sfuggire al crimine e alle sue conseguenze. Tra l’assenza di figure di riferimento e la costante di una violenza sempre presente, Luigi dovrà resistere e scontrarsi con il mondo che lo circonda nel tentativo di allontanare da sé la pesante ombra delle colpe del padre.

Le musiche originali del film, prodotte ed edite da Ala Bianca, sono opera di Franco Eco. Tra i più giovani compositori di colonne sonore attivi nel cinema e nella televisione Italiani, Eco può vantare tra gli altri il Premio Sonora 2014 come “Miglior Giovane Compositore” e il premio “Gold Award Original Score” agli IIFA (International Independent Film Awards) per la colonna sonora del film “Of sinners and saints”.

Franco Eco racconta la scrittura delle musiche originali di “Gramigna”:

“Ogni volta che devo approcciarmi ad un film che parla di una storia vera, in questo caso ferocemente contemporanea come quella della camorra, ho sempre molte, moltissime difficoltà. Ad esempio in questi giorni sto registrando le musiche di un film di produzione ucraina che narra la guerra ancora in atto tra i separatisti filorussi e i nazionalisti ucraini. È davvero difficile perché parliamo di fatti che saranno studiati nei libri di storia dagli Uomini che verranno dopo di noi. Allora senti una responsabilità che è come un macigno, o almeno è questa la dimensione che ho percepito durante la lavorazione delle musiche di Gramigna; ad esempio Adorno nella sua “Filosofia della musica moderna” diceva che la musica è troppo precisa per lasciare campo alla polisemia. Questa frase mi perseguita in virtù del fatto che un film sulle mafie va trattato con la giusta misura musicale, non descrittiva, bensì in Gramigna ho lavorato affinché la musica diventasse personaggio stesso; così ho cercato di farla entrare nota per nota all’interno delle maglie della sceneggiatura, tra le pieghe (o piaghe) dei protagonisti che sembrano stati sputati fuori dalla bocca dell’Inferno dantesco. È gratificante quando lavori su certi film che in qualche modo ti nutrono, aggiungendo un mattone alla persona che diventi col passare del tempo, ed è per questo che vorrei ringraziare un produttore coraggioso come Alfonso Santoro, la narrazione poco scontata del regista Sebastiano Rizzo, l’ingegnere del suono Gaetano Musso per aver dato quella cosa in più alle musiche, e infine Giovanni Marolla, Mirco Da Lio e il mio editore Toni Verona e ad Ala Bianca, sempre in prima linea quando si tratta di progetti che toccano le corde dell’Uomo”.

Franco Eco

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